"Che mondo sarebbe senza Nutella?", lo slogan pubblicitario del prodotto dolciario della Ferrero rischia di diventare realtà. Il futuro della crema di nocciole più famosa al mondo è legato a una decisione del Parlamento europeo che potrebbe inserirla nella lista degli alimenti dannosi per la salute. Ma la Lega non ci sta e si schiera subito a difesa del made in Italy con il viceministro Roberto Castelli che fonda il comitato "Giù le mani dalla Nutella" a cui ha subito aderito il neo Governatore del Piemonte Roberto Cota.
Da Strasburgo è arrivato il primo sì all'introduzione per ogni alimento del "miglior profilo nutrizionale". In poche parole per ogni 100 grammi di prodotto alimentare non ci possono essere più di 10 grammi di zucchero, quattro grammi di grassi saturi e due milligrammi di sale. L'Ue ha deciso però di "salvare" alcuni alimenti: frutta, miele, chewing gum, biscotti e pasticche per la tosse. Ed è qui che è nata la polemica per la Nutella, che potrebbe diventare dannosa come un pacco di sigarette: verrebbero vietati gli spot pubblicitari e potrebbe riportare una scritta sul proprio vasetto: "E' pericolosa, favorisce l'obesità". A lanciare l'allarme è stato lo stesso vicepresidente del Gruppo Ferrero Francesco Paolo Fulci: "La nostra grande preoccupazione è che oggi ci potrebbero dire di non fare messaggi promozionali, ma domani ci faranno scrivere come sulle sigarette: 'Attenti è pericoloso, favorisce l'obesità' o magari ci metteranno delle tasse fortissime come previsto in Romania". In questo modo secondo Fulci "si metterebbe veramente in ginocchio l'intera industria dolciaria".
LA LEGA: GIU' LE MANI DALLA NUTELLA
Roberto Castelli ha fondato il comitato "Giù le mani dalla Nutella" e fra le primissime adesioni c'è stata quella di Roberto Cota, "a tutela della celeberrima azienda piemontese". "Se vanno avanti operazioni di questa natura - ha affermato Castelli - occorrerà mettere la scritta 'Nuoce gravemente alla salute' sul Parlamento Europeo"
LA REPLICA DELL'UE
Nessuna guerra santa contro la Nutella, lo ha assicurato l'Ue. Ma qualunque alimento, se promette benefici nutrizionali, deve dimostrarlo. Il portavoce del commissario europeo alla Salute e protezione dei consumatori, John Dalli, ha precisato a Bruxelles che le norme Ue sull'etichettatura alimentare (in via di ridefinizione), così come quelle sulle indicazioni nutrizionali e salutistiche (approvate nel 2006 e già in vigore, ma con una parte tecnica ancora da completare) non hanno l'obiettivo di vietare certi prodotti, o la loro pubblicità, né quello di imporre al pubblico cosa debba o non debba mangiare o bere. Mirano solo a informare correttamente i consumatori sugli alimenti che acquistano.
LA STORIA DI UN MITO
Il primo vasetto di Nutella nasce il 20 aprile del 1964 nello stabilimento dolciario della Ferrero ad Alba (Cuneo). L'idea iniziale fu dello stesso Pietro Ferrero che la creò ispirandosi a un dolce dei poveri: il Giandujot, una valida alternativa alla colazione per i contadini. Il gianduia prese piede nella zona della Langhe quando le tasse sui semi di cacao cominciarono a mettere in crisi la diffusione del cioccolato normale. A questo punto Pietro Ferrero decise di mettere in vendita la "Pasta Giandujot" nel 1946, una pasta di cioccolato e nocciole venduta in blocchi. Nel 1951 è la volta della Supercrema, conserva venduta in barattoli. Per vedere, invece, la Nutella bisognerà aspettare gli anni '60. Il figlio di Pietro, Michele Ferrero, decise di vendere in tutta Europa la Supercrema. Si cambiò la composizione e si scelse un nome più internazionale: Nutella. Il logo che si vede sul barattolo e il nome della mitica crema non sono mai cambiati. Il successo della Nutella fu immediato e divenne un prodotto amato e celebrato come nella mitica scena di "Bianca" di Nanni Moretti, in cui il regista romano fa colazione di fronte a un vaso di Nutella enorme. (Apcom)
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http://notizie.virgilio.it/cronaca/nutella...rilegge-ue.html