Lorenzo, 10 e lode
Già che aveva scelto il tuffo per l'eventuale festeggiamento, tanto valeva andar dentro con il salto mortale, se non altro per rimanere in linea con la filosofia della sua giornata: strafare. L'avversario vero di chiunque adesso è lui, con il suo modo progressivo di venir su e infilarli tutti. Non condividere più i dati con Rossi è l'ultimo dei problemi. Così è imbattibile. Ma se prima del tuffo gli avversari togliessero il tappo...
Daniel Pedrosa, 8.5
Altro che Camomillo. Pedrosa ha sfoderato la sicumera del supereroe quando si è trattato di incrociare le linee con Lorenzo, in un estremo tentativo di convincersi che la moto non è quell'orrore che si è cacciato in testa. Avesse insistito di più a spingere mentre Lorenzo progrediva forse avrebbe vinto. Si perché avere 1 secondo e mezzo di vantaggio a tre giri dalla fine e perdere la corsa due problemini li comporta.
Alberto Puig, 4
E' il manager di Pedrosa. Al suo pupillo, va riconosciuto, ha fatto tutto il bene del mondo. Ma nel box manca il mood, non c'è niente di cool e il rapporto con Honda sta facendo boom. Dare distacchi diversi da quelli reali rimane un'anomalia senza spiegazione. Se Pedrosa avesse rallentato perchè era convinto che Lorenzo fosse ormai lì? Così lì da decidere di giocarsela nel corpo a corpo? Mah...
Valentino Rossi, 8
Spacchiamo il voto in due. Perché il proverbiale progetto di lavoro fatto nel box si è rivelato ancora lento e ingannevole. Perché è un peccato buttare un warmup per capire che si stava meglio prima. In compenso non l'ha menata con la spalla pur potendolo fare, e ha tenuto botta con Pedrosa stampando tempi di gran livello. Scatena il suo giro della morte in extremis, quando forse poteva crederci un po' di più e un po' prima approfittando del duello finale tra i due.
Nicky Hayden, 9
Quindicesimo nel 2009 a più di un minuto. Hayden è il protagonista di una trasformazione tecnica della Ducati che è paradossale. A lui giova, a Stoner apparentemente no. Gli è stato davanti! Il suo valore è più quello del quarto posto rispetto alla mediocrità espressa dall'anno del mondiale in poi.
Casey Stoner, 6.5
Ecco, appunto, Stoner al posto di Hayden non ha senso. In Qatar si è steso, Jerez non gli piace. Va bene, ma gli sta mancando un pezzo. Sta ragionando per non farsi dire che ha perso la brocca (può essere un soluzione) o la sta un po' perdendo? Anche stavolta fa quinto e sorride come uno che ha vinto. Strano. Un'analisi della sua gara ha poco senso. E' stata quella gara lì. Mentre Stoner di solito fa quelle gare là.
Andrea Dovizioso, 6
Mostra il fianco proprio quando Pedrosa si gioca il tutto per tutto. Sesto non è nemmeno male, non fosse che in pista son proprio pochi. Ha il ruolo di dimostrare che la Honda è un bel mezzo mentre ci stanno credendo in pochi, ma questa non è esattamente la maniera di sostenerlo.
Marco Melandri, 7
In gara, nei sorpassi, protagonista a tratti nella bagarre del gruppo. Dal Qatar a qui è un'altra storia. Melandri è uno che ha bisogno di fiducia. Anche un risultato come questo che non sarà magari il massimo su di lui può avere effetti miracolosi.
fonte: sportmediaset e .sportlive.it
