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Islanda, dal vulcano nube gigante di cenere Stop negli aeroporti di mezza Europa

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view post Posted on 18/4/2010, 14:09




Rejkyavik, 15 aprile 2010 - Neanche al Qaeda era riuscita a tanto perché neanche gli attentati dell’11 settembre avevano provocato una paralisi dei cieli così estesa. I cieli dell’Europa del nord sono chiusi al traffico aereo a causa dell’enorme quantità di cenere sprigionata dall’eruzione di un vulcano nel ghiacciaio di Eyjafjallajokull, nel sud dell’Islanda.

Migliaia i voli cancellati
in gran parte dei maggiori scali aerei dell’Europa settentrionale, che resteranno chiusi almeno fino a domani, in alcuni casi per l’intera giornata. E le previsioni prevedono la possibilità che la paralisi duri fino a domenica. Secondo i dati forniti da Eurocontrol, l’Organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea, domani sarà cancellata la metà dei collegamenti transatlantici.

Sono chiusi lo spazio aereo britannico, irlandese, norvegese, olandese, danese, belga, svedese e finlandese. Chiusi anche gli spazi aerei sopra la Polonia settentrionale, la Francia del nord (dove gli aeroporti inattivi sono 24, compresi quelli della capitale) e parte della Germania settentrionale. Il che significa che quasi la metà dei voli dell’intera Europa è rimasta ferma. Gli effetti dei disagi hanno investito anche gli aeroporti degli altri Paesi europei fino a quelli degli Stati Uniti. E paradossalmente gli aeroporti islandesi sono tra i pochi perfettamenti operativi. Il vento ha soffiato la nuvola verso est, tenendoli al riparo.

La cenere di origine vulcanica è altamente abrasiva e una nube potrebbe creare avarie nei motori degli aerei. La decisione di chiudere i cieli di mezza Europa quindi è obbligata. Sono migliaia i passeggeri rimasti a vagare per gli aeroporti del continente e tra essi c’è anche qualche personalità illustre come il premier norvegese Jens Stoltenberg, il principe di Norvegia Haakon, il ministro degli esteri svizzero Carl Bildt e diversi membri delle istituzioni dell’Ue che avevano in programma di partecipare a Copenaghen al 70mo compleanno della regina Margherita II.

La nube vulcanica ha anche causato il rinvio della visita del presidente dell’Europarlamento, il polacco Jerzy Buzek, al Papa Benedetto XVI, prevista per domani. Buzek, infatti, non è riuscito a partire dall’aeroporto di Bruxelles. Anzi le autorità dello scalo belga sono state tra le prime ad ufficializzare la chiusura dello scalo almeno fino a domani sera. Il 'black out' dei voli aerei nei cieli minaccia anche il regolare svolgimento della riunione dei ministri economico-finanziari dell’Unione europeo, l’Ecofin informale in calendario per domani e sabato a Madrid.

Alitalia ha dovuto cancellare propri voli da e per Londra, Amsterdam e Bruxelles. Ai passeggeri coinvolti, in transito presso gli scali di Roma Fiumicino e Milano Linate, la compagnia ha deciso di offrire ospitalità in albergo. Per la giornata di domani la situazione potrebbe rimanere critica. Alitalia è pronta a riprendere le operazioni, anche con voli speciali, in particolare verso Londra, compatibilmente con la disponibilità di slot di arrivo.

L’eruzione vulcanica nel ghiacciaio di Eyjafjallajokull potrebbe essere molto lunga e durare fino a un massimo di un anno. "Il tempo di durata di questo tipo di eruzioni è variabile, da qualche giorno a un anno", ha detto Magnus Tumi Gudmundsson, professore di geofisica. "A giudicare dall’intensità di quest’ultima - ha aggiunto potrebbe durare un lungo periodo di tempo".

fonte Agi

 
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