CITAZIONE
Nome:
Keiko (Keira)
Cognome:
Kuroame (Churchill)
Data di nascita:
22 Marzo 1996
Età:
14 anni
Colore preferito (specificare anche il perché <3):
Grigio, significa neutralità ma anche morte del corpo e dell'anima. Non trovi sia un concetto filosofico e pieno di significato?
Cazzate e solo un fottuto colore come gli altri, non ho motivo per spiegarti perchè mi piace, fattene una ragione.
Mestiere:
Viene considerato mestiere quando lavori e ti pagano.
Ma ahimè non è così, sono Studentessa del Primo Anno (ho avuto qualche problema a seguire le lezioni), promossa a Caposcuola di Serpeverde nella rinomata Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, per meriti scolastici, extra-scolastici e mancanza di studenti con i requisiti necessari per ricoprire questa carica.
Sono anche capitana della squadra di quidditch, come battitrice... è davvero emozionate disarcionare qualcuno.
Descrizione psicologica:
Buongiorno madama, sono Keiko Kuroame, piacere di conoscerla.
Ho un carattere prettamente apatico, diciamo che preferisco tenere per me le diverse sfaccettature delle mie espressioni, quindi se sentirete dire dai primini 'ha un cuore di ghiaccio', potete anche ignorarli, che baggianate!
Parlano così solo per un mese di punizione e 50 punti in meno a Grifondoro... bah questi giovani.
Faccio della ragione e la mente il mio cavallo di battaglia, un ottimo mago per sopravvivere deve applicarsi anche su questo e non solo sulla forza bruta e l'istinto.
Dicono che sia un po' strana per la mia età.
Non capisco, comprendo che questo mio stile un po' Dandy Retrò della vecchia Londra sia un po' fuori luogo in mezzo agli adolescenti di questa generazione, ma cosa c'è di male nella buona educazione? Gusto nel vestire? Comportamenti e linguaggio esemplari?
Del resto Hogwarts è situata tra la Scozia e l'Inghilterra, in un castello medioevale, in mezzo ai fantasmi e le carrozze trainate dai Trhestal.
Avrei anche potuto diventare un cavaliere inglese della tavola rotonda!
Rispetto a questi tempi, sono molto più avanti.
Ah dimenticavo, non so perchè ma, alle volte non mi ricordo cosa ho fatto.
Sia chiaro che non parlo di amnesia o carenza di fosforo, soltanto che... mi sembra quasi di essere stata altrove, come se a muovere il mio corpo per quel periodo di tempo che non ricordo... fosse stata un'altra persona.
Buffo vero?
Descrizione fisica:
Oh ecco una parte interessante.
Il mio fisico è un enorme contraddizione.
RIspetto ai ragazzi della scuola del primo anno, sono più alta rispetto alla media, 174 cannelle per 56 rubbi avrebbe detto mio nonno!
Oltretutto per le mie strambe origini, che mia madre continua a non volermi spiegare, mi ritrovo ad avere gli occhi stranamente dorati, leggermente a mandorla.
Possibile che abbia avuto qualche parente orientale? Mi sembra strano, sono 100% di sangue Inglese, ho questo cognome solo perchè... ah non lo so, ma mio nonno mi assicura che quelle sono solo stramberie di mia madre e che io sono in tutto e per tutto una Churchill, oh beh tanto non è il cognome che fa la persona no?
Io per esempio dovrei vestirmi con i jeans e le t-shirt come i miei coetanei? No, assolutamente!
Privilegiando il Dandy vesto solo con camicie di cotone o lino, fazzoletti di velluto o raso, nastri per legare i capelli, il mio bellissimo bastone ove ho incastonato la bacchetta, i miei mocassini.. i miei pant.. sì insomma, vesto solo come gli uomini dell'800 inglese.
Storia:
Keiko nasce in Italia a Firenze dalla madre Eva Churchill, figlia dell'ex Marchese Antony Churchill e dell'ex Contessa Evelyn Nic a' Rhuad.
La madre appena fatto ritorno in Inghilterra da il nome e cognome di Keiko Kuroame all'appena nata, questo in onore al padre biologico Hisui Kuroame, un mago di origini Giapponesi con cui la madre proggettava di sposarsi; l'uomo è legalmente ritenuto 'scomparso'.
Quest'informazione però è conosciuta solo dalla Madre, i Nonni Materni e la sorella maggiore di Keiko: Tsuki Kuroame.
La scusa che gli è stata rifilata è quella della particolare indole stravagante della madre, che per passione dell'oriente aveva ben pensato di cambiare nome e cognome alle due figlie.
Una cosa assurda, insensata e molto possibilmente contro legge a cui Keiko ha sempre creduto.
Ha vissuto sempre sotto l'educazione del Nonno, per ei una sorta di figura paterna, apprendendo con piacere dal mago bicentenario le origini nobili della famiglia, dell'epoca vittoriana inglese e del galateo che i sangui nobili (Purosangue nel linguaggio tra maghi) dovevano sempre esibire, che la casata fosse decaduta o meno.
Secondo i racconti del Nonno il nome che inizialmente le era stato proggettato era Keira Churchill, per questo i suoi nonni si ostinano a chiamarla Keira.
A 11 anni viene inviata ad Hogwarts, secondo la tradizione di famiglia, smistata tra i Serpeverde.
Qualche anno dopo raggiunge il ruolo di Prefetto e Caposcuola.
Ha una particolare propensione per la Trasfigurazione e gli incantesimi.
Il 21 Giugno dopo essere rimasta di soggiorno al Castello, viene colpita da un Crucio da un giovane Corvonero Lucas Scott, che smanioso di entrare tra le file dei Mangiamorte, attira l'attenzione di Roweena Abyss, insegnante di Astronomia e infiltrata Mangiamorte.
Traumatizzata dal Crucio è costretta a mantenerne il segreto e chiudersi nella sua stanza di dormitorio fino a quando non si fosse ristabilizzata.
Durante quel periodo riceve una lettera dalla Madre: la sorella maggiore è stata ricoverata d'ugenza al San Mungo, affetta da una particolare malattia magica di cui non si trova cura, le mancano un mese o due di vita.
Keiko cade in depressione e ancora sconvolta dal Crucio, si chiude in se stessa.
Rowena Abyss le propone di diventare apprendista mangiamorte, spiegandole come quel ruolo possa aprirlre numorese porte.
Attratta da quell'idea accetta e durante una missione nella Foresta Proibita sviene, probabilmente una ripercussione del crucio.
Quando si sveglia è il preciso contrario del suo carattere: istintiva, scalmanata, maleducata, si getta sull'avversario sorprendendolo e ferendolo a morte.
Ha sviluppato quindi una particolare Bipolarità che lei associa a strambi vuoti di memoria.